Apparentemente solo un gioco di parole, questo Sturm und Drag condivide con il quasi omonimo movimento tedesco del Settecento diverse caratteristiche, prima fra tutte l’esaltazione dell’istintività e della natura come emblemi di una bellezza anarchica e dirompente.

Un impeto (drang) vitale che il mio sguardo identifica e personifica nella drag queen Maga Iris, orgogliosa manifestazione di un’identità rivendicata e che tuttavia non esaurisce le caleidoscopiche sfaccettature di chi la interpreta.

Attraverso queste fotografie voglio rendere lo spettatore partecipe di un ciclico percorso di liberazione che porta un uomo ad affrancarsi dai vincoli solo apparentemente “naturali” del suo genere, ammaliandoci con una femminilità mai artefatta o caricaturale, ma dolente e sommessa come i suoi sorrisi.